Nel 2007, una ricerca rivoluzionaria sconvolse la comunita' scientifica.
Nel 2007, una ricerca rivoluzionaria sconvolse la comunita' scientifica rivelando che il nostro scheletro, tramite la proteina osteocalcina vitamina K2-dipendente, ha un'influenza notevole sulla produzione di insulina da parte dell'organismo e su una sensibilita' ad essa.
In un altro lavoro comparso sulla prestigiosa rivista "CELL", i ricercatori spiegarono che l'osteocalcina, prodotta all'interno delle ossa, ha la capacita' di favorire la tolleranza del corpo al glucosio.
Questo rende la vitamina K2 fondamentale per la prevenzione del diabene insulino-resistente.
Una delle piu' alte concentrazioni di vitamina K2 nel corpo, si trova nel pancreas: l'organo che produce l'insulina e regola i livelli di zucchero nel sangue.
Studi condotti sugli animali mostrano che una carenza di vitamina K2 influisce sfavorevolmente sulla tolleranza del glucosio rallentando la risposta insulinica.
Quando manca la vitamina K2, lo zucchero resta piu' a lungo nel sangue e i livelli di insulina sono, in definitiva, piu' alti.
In sostanza, quando i ricercatori inducono una carenza di vitamina K, le cavie animali sviluppano il diabete di tipo 2.
La somministrazione di un integratore di vitamina K2 per una sola settimana nei soggetti sani e non diabetici sottoposti agli studi ha dimezzato la produzione di insulina a due ore di distanza dopo i pasti.
Il fatto che gli integratori di vitamina K2 abbassino i livelli di insulina a lungo termine (due ore dopo il pasto) indica che il menachinone-7 aiuta l'insulina a lavorare con piu' efficacia.
Questo e' certamente in linea con le scoperte dello studio del 2007 comparso su "CELL", che rivelarono gli effetti dell'osteocalcina sull'attivita' insulinica.
Dato che l'osteocalcina favorisce la sensibilita' all'insulina e la vitamina K2 attiva l'osteocalcina, e' ragionevole pensare che gli integratori di vitamina K2 aumentino la sensibilita' all'insulina.